I Campi Flegrei sono un’ampia area vulcanica attiva, situata a ovest di Napoli, caratterizzata da fenomeni di bradisismo (innalzamento e abbassamento del suolo), emissioni di gas e acque termali. Nonostante il fascino geologico e turistico, la convivenza con questa attività vulcanica solleva alcune questioni legate alla salute, che coinvolgono il sistema respiratorio, cardiovascolare, digestivo e psicologico. Di seguito, un’analisi dei principali aspetti da considerare e alcune indicazioni utili per prevenire o ridurre i rischi.
Emissioni di gas vulcanici
Principali tipologie di gas:
- Anidride carbonica (CO₂): a concentrazioni elevate può causare problemi respiratori e, in aree scarsamente ventilate, asfissia.
- Idrogeno solforato (H₂S): dal tipico odore di uova marce, irrita occhi, vie aeree e pelle; ad alte concentrazioni risulta tossico.
- Anidride solforosa (SO₂): può aggravare malattie respiratorie e causare irritazione a occhi, naso e gola.
Effetti sulla salute respiratoria:
- Difficoltà respiratorie, irritazioni delle vie aeree e delle mucose
- Mal di testa, nausea e stanchezza in caso di esposizione prolungata o ad alte concentrazioni
- Nei soggetti sensibili (bambini, anziani, persone con patologie respiratorie), aumento del rischio di peggioramento dei sintomi asmatici e bronchitici
Qualità dell’aria e polveri sottili
In prossimità di aree fumaroliche o sorgenti naturali di gas, si possono registrare concentrazioni maggiori di particolato e sostanze chimiche. Questa condizione può influire sulla qualità dell’aria, con potenziali ricadute sulla salute respiratoria, specialmente nelle persone con patologie croniche (asma, bronchite cronica, malattie cardiopolmonari).
Possibili problemi per il sistema digestivo
Le emissioni vulcaniche e l’attività geotermica possono anche influire sul sistema digestivo, in diversi modi:
- Contaminazione di acque e alimenti: l’acqua proveniente da fonti termali o pozzi superficiali può contenere elevate concentrazioni di minerali e sostanze chimiche (ad esempio solfati), che possono provocare disturbi gastrointestinali (diarrea, dolori addominali) se consumate non adeguatamente trattate.
- Irritazioni da ingestione di gas e particolato: l’inalazione di fumi e gas irritanti può favorire la comparsa di nausea, e in alcuni casi si manifesta anche un riflesso di vomito dovuto all’irritazione delle vie aeree e al cattivo odore (per esempio con l’H₂S).
- Accumulo di metalli pesanti e sostanze tossiche: in alcune aree geotermiche, i terreni potrebbero contenere livelli elevati di minerali o metalli pesanti (arsenico, piombo, ecc.), che possono entrare nella catena alimentare attraverso le coltivazioni locali, con possibili effetti negativi a lungo termine sulla funzionalità epatica e sull’apparato digerente.
Impatto psicologico e stress correlato
La costante attività sismica, il fenomeno del bradisismo e la consapevolezza di abitare in un’area vulcanicamente attiva possono aumentare il livello di stress nella popolazione:
- Stress cronico: può incidere sulla salute generale, favorendo disturbi del sonno, ansia, depressione e patologie cardiovascolari.
- Sensazione di insicurezza: eventi sismici frequenti o variazioni del suolo possono generare uno stato di allerta continua, con ripercussioni negative sul benessere psicofisico.
Radon
Nelle zone vulcaniche è spesso rilevabile la presenza di radon, un gas radioattivo naturale che si sprigiona dal sottosuolo. Se si accumula in ambienti chiusi poco ventilati (cantine, piani seminterrati), può rappresentare un fattore di rischio per il tumore ai polmoni, specie se associato al fumo di sigaretta. È consigliabile monitorare le concentrazioni di radon e, se necessario, adottare misure di aerazione e bonifica degli ambienti.
Misure di prevenzione e consigli pratici
- Arieggiare regolarmente gli ambienti chiusi: riduce l’accumulo di gas e sostanze nocive.
- Evitare l’utilizzo di acqua non controllata: soprattutto se proveniente da pozzi superficiali in zone fumaroliche; in caso di dubbio, effettuare analisi chimico-fisiche prima di berla.
- Monitorare regolarmente la qualità dell’aria: specialmente nei pressi di fumarole o sorgenti naturali di gas.
- Proteggere i soggetti più a rischio (bambini, anziani e persone con patologie respiratorie) da emissioni intense di gas, evitando aree non ventilate o soste prolungate nelle vicinanze delle fuoriuscite.
- Verificare la presenza di radon: soprattutto in locali seminterrati, sigillando crepe e migliorando la ventilazione, se necessario.
- Alimentazione sicura: controllare la provenienza di prodotti agricoli e, se possibile, effettuare analisi su acque di pozzo o prodotti locali in aree potenzialmente contaminate.
- Gestione dello stress: informarsi correttamente, consultare esperti (protezione civile, istituti di ricerca) e adottare strategie di coping (attività fisica, tecniche di rilassamento, sostegno psicologico) per affrontare la tensione dovuta alla convivenza con fenomeni vulcanici e sismici.
Conclusioni
I Campi Flegrei rappresentano un’area di grande interesse naturalistico e scientifico, ma presentano anche specifici rischi legati all’attività vulcanica, con possibili ripercussioni sull’apparato respiratorio, digestivo e sul benessere psicologico. Per ridurre i potenziali effetti negativi sulla salute, è fondamentale seguire le linee guida delle autorità competenti, mantenersi informati e adottare buone pratiche di prevenzione (dalla ventilazione degli ambienti al controllo delle fonti idriche e alimentari). In questo modo, è possibile vivere in sicurezza e serenità anche in un territorio caratterizzato da fenomeni geologici attivi.